9.4.13

Rinuncia alle vesti


Prima della decisione definitiva di andare a dormire, come ormai un istinto animale incondizionato mi fa eseguire, ho aperto per l'ultima volta nella giornata, la pagina di repubblica.it.

Mi è sembrato fin da subito di aver frainteso il titolo della notizia che dal lato sinistro della pagina ha attirato la mia attenzione: "Il PD sabato in piazza per manifestare contro la povertà". No vabbè, è uno scherzo. Chi mai potrebbe avere un'idea così assurda, più tardi, esattamente 24 ore dopo l' avrei definita dadaista. Chi mai ha potuto pensare di andare in quartieri come Tor bella monaca, San Basilio, Scampia, San Salvario a manifestare contro una condizione del vivere, certo non auspicabile, ma pur sempre una condizione, non un problema di per se? 

La follia è compiuta allo stato puro. La sinistra italiana, o a questo punto veramente, pseudo-tale, non ha idea migliore che manifestare contro una condizione del vivere che, si dovrebbe vedere caso per caso, non sempre è correlata o indotta da problematiche generali, quelle che la politica dovrebbe risolvere, e sopratutto cercare di comprendere e trovare le sintesi per le soluzioni migliori. Certo, le soluzioni. Perchè a ben vedere il problema non dovrebbe essere la povertà, condizione relativa e passibile di cambiamento, ma le cause che la provocano, nel caso le cause siano da addebitare a motivi che riguardano la politica, tipo stipendi bassi, mancanza di lavoro, ignoranza diffusa, dispersione scolastica, assenza di servizi, e potremmo andare avanti per giorni. 

Se manifesti contro il lavoro nero, sei contro chi offre lavoro nero, e ambiguo contro chi lo esegue (ma c'è la giustificazione del ricatto), ma, più semplicemente, se manifesti contro il razzismo sei contro i razzisti. Sillogisticamente se manifesti contro la povertà vorrà dire che sei contro i poveri, su questo non ci piove, come non ci piove che non è l'intenzione dei militanti e dirigenti del PD manifestare contro i poveri, o almeno lo spero.

Nell'idea comunista non erano i poveri il problema, il problema erano i ricchi. Non era la povertà a dare i problemi ma la ricchezza. I poveri si univano per rendere più giusto ed equo, a loro ben vedere, la distribuzione di quella ricchezza, che in ogni caso anche se divisa ugualmente per tutti non avrebbe fatto tutti ricchi, ma sicuramente nessuno più ricco dell'altro e tutti meno poveri, ma non di certo ricchi. Questo ne Marx, ne Lenin, ne Mao l'hanno mai promesso. Poi che sia utopia, sia stata una fregatura, l'ennesima, a cui le masse hanno creduto, non mi metterò certo qui a discuterne,resta il fatto che la sinistra storica non è mai stata contro la povertà, semmai contro la ricchezza.

Ma senza scomodare Gesù di Nazareth, basterà ricordare San Francesco d'Assisi, riportato in auge alla faccia del fascista Padre Pio, dal cardinal Bergoglio solo qualche settimana fa. Ebbene, la religione cattolica, nelle sue trasfigurazioni più pauperistiche, non vede nella povertà un problema, anzi, un valore a cui ogni buon cristiano deve mirare. Liberarsi il più possibile dei beni materiali, case, soldi, fino ai vestiti, come nella celeberrima rinuncia delle vesti di San Francesco, avvicinano l'uomo a Dio. Anche per loro, per i cattolici più legati ad una visione più spirituale e meno materiale, il problema è la ricchezza, non la povertà.

Ora, mi devo aspettare che il Bersani di turno, la collaboratrice Geloni (6.000 euro al mese per dirigere youdem...), il Fioroni o il Gentiloni di passaggio, sabato a questa manifestazione, stiano a fianco di poveri cristi per davvero, con compassionevole ammirazione, disprezzando tutti insieme il loro stato di povertà, ma non certamente loro come persone. Che peccato che non siete ricchi come noi, sapete com'è? Veniamo a darvi la nostra comprensione e manifestiamo contro la vostra condizione. Mi aspetterei che qualcuno a sti punti gli faccia sganciare anche qualche euro, perchè già dal medioevo, ma poi messo in pratica nel XVII secolo, il problema della povertà fu avversato dai ricchi regnanti, nobili, borghesi italiani, con le offerte e la cosi detta elemosina, e come soluzione finale ebbero l'idea di costruire dei grandi alberghi pubblici per i poveri, rimasti per altro dove sorgono (tipo a Genova e a Napoli), edifici di maestosità impressionante, dove tutti i poveri senza dimora poteva rifugiarsi, mangiare, bere e dormire. Aspetto questo passo PD, costruiamo un albergo per i poveri nei quartieri dove manifestate sabato, sarebbe un'ottima idea. Poi magari, più in la, cerchiamo di pensare al mondo nel futuro prossimo, senza povertà, se vi fa più felici.

1 commento:

  1. "Il Pd in piazza contro la povertà. Vogliono costringerla alle dimissioni."

    [da spinoza.it]

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