21.3.12

RIVOLUZIONE - 2

L'Europa ci chiede di dare più flessibilità in uscita. Poi ci chiede di tagliare i costi del welfare. Poi, quando saremo dei servi, dovremo solo servire, perchè penseremo di non servire più a niente. Le aziende, che facciano profitti, o non facciano profitti, sempre si dividono i dividendi. I manager si prendono i bonus, milionari, e anche quando li cacciano, perchè hanno portato sul lastrico l'azienda, vedi i casi Alitalia e Finmeccanica, lo stesso si prendono liquidazioni milionarie. I politici vanno in pensione, se parlamentari nazionali o regionali, dopo 5 anni di servizio. Mia madre, che fa le pulizie in un supermercato, ed è del 1952, è costretta a lavorare fino al 2017 quando avrà 65 anni, dopo aver iniziato a lavorare, in nero prima, a 12 anni. E non s'incazza. Dice che è ingiusto, ma poi non fa niente. Allora, penso, mi devo incazzare io per lei, ma poi non ci riesco, e alla fine ci scherziamo su, sulla sfiga che sembra sempre vederci benissimo. Il problema è che sento troppe sfighe in giro, di gente che continua ad esserlo sempre di più, sempre allo stesso modo. 

Ora, con la nuova riforma del lavoro dicono che ci saranno meno contratti a termine, e che gli stessi costeranno di più, per far si che le imprese assumino a tempo indeterminato. Ma poi si modifica la libertà di licenziare e quindi il contratto a tempo indeterminato non sarà più veramente a tempo indeterminato, se no che contratto a tempo indeterminato è? Il problema è questo aggettivo, "indeterminato". In poche parole vuol dire, "non si sa", non ha un termine, ma non vuol dire per sempre. 

Neanche prima voleva dire per sempre. Inutile che ci fanno credere che era così. L'anno scorso in Italia sono state licenziate più di 600.000 persone con contratto a tempo indeterminato, che ad un certo punto, a quanto pare, per questi 600.000 ha avuto un termine. E' quindi diventato un contratto a tempo indeterminato con un termine. Il più delle volte è un termine improvviso. Spesso ingiustificato. Molto spesso è conseguenza dell'arricchimento di azionisti di quell'impresa, che prima hanno diviso per anni gli utili o i presunti utili, e poi, quando il limone era spremuto, hanno detto che non c'erano più soldi e quindi poco c'era da fare. Con la nuova legge del lavoro questa situazione si moltiplicherà, per cento per mille. Serve sopratutto alle grandi imprese, serve, secondo quanto dicono loro, a rendere il nostro mercato più competitivo. Se in Germania un dipendente VW prende 3000 euro al mese, come cazzo fa ad essere competitivo? A parità di prezzo comprereste anzi una Fiat o una VW? La seconda direi, ecco spiegato perchè l'operaio tedesco prende 3000 euro al mese e la VW si avvia a diventare la prima casa automobilistica per vendita al mondo. C'è altro da dire? 

Allora la vera rivoluzione in questo paese, che non risolverebbe tutti i problemi ma migliorerebbe la vita di molti, è fare le cose fatte bene. Far lavorare la gente giusta al posto giusto.  Tipo Luca De Meo, direttore marketing della VW, e non della Fiat.




20.3.12

RIVOLUZIONE.

Giornata passata tra uffici ieri. Prima al centro per l'impiego, poi all'INPS. Il tutto per fare richiesta di un sussidio di disoccupazione a requisiti ridotti, poca roba insomma. Nelle settimane precedenti mi ero fatto iniviare dall'INPS il mio pin personale, per poter accedere alla mia pagina. Di ritorno a casa quindi, mentre scaricavo i moduli per stamparli, ho deciso per la prima volta di fare un viaggio dentro al mio conto previdenziale.
A 34 anni, mi ritrovo con 2 anni e 13 settimane di contributi, minimi, pagati. Cosa vuol dire, che se continua così, grazie a questa riforma delle pensioni, completata dopo anni di riforma dei contratti di lavoro atipici che non prevedono contributi reali, mi ritroverò a 67 anni, forse, con 85 euro di pensione al mese. E non è uno scherzo, ne un'ipotesi lontana o non veritiera. Per la verità lo sapevo, cioè, me lo immaginavo, ma vederlo per la prima volta scritto mi ha fatto effetto. Mi è salita una rabbia non conosciuta prima, razionale. Mi state sfruttando da anni, ci state sfruttando da anni. Ora, è da una settimana che si discute sulla flessibilità nell'uscita dal lavoro. 47 contratti, di cui solo due ti tutelano, e uno neanche troppo, non sono abbastanza per creare flessibilità? Di cosa ci stanno parlando? Se insieme ci hanno messo che la pensione sarà contributiva, e che nella maggior parte di questi contratti assurdi i contributi non sorpassano il 23/33% del reddito, e che lo stipendio mediamente è, per stare larghi, mai più alto di 1200 euro, ma proprio per stare molto larghi, com'è che non scoppia ancora una Rivoluzione? E' difficle da spiegare così? Allora la spiego semplice per come l'ho capita ieri: a meno che non si ha qualcosa che ti lasciano i genitori, e camperai con quello, nel caso contrario ci sono parecchie possibilità che si formi una massa di milioni di poveri vecchi, con figli e nipoti ancora più poveri. Allora forse si farà qualcosa? Devo aspettare di diventare vecchio?